Uno dei motivi che spinge le imprese a non attuare la trasformazione digitale è nei presunti costi elevati che un’operazione del genere comporterebbe.
Con il crescente aumento dello Smart Working in Italia, le aziende si sono trovate con le spalle al muro e hanno dovuto intraprendere delle azioni per mettersi al passo con i tempi. Il web è pieno di storie di organizzazioni che sono riuscite ad ottenere successo dalla digital transformation ma anche di aziende che hanno fallito. Qual è la differenza tra chi ce l’ha fatta e chi, invece, no?
Non esiste certo un’unica ricetta che possa adattarsi a qualunque realtà. Ogni progetto di digitalizzazione va valutato attentamente nei suoi pro e contro. Dunque, anche la voce legata ai costi va considerata con grande attenzione. Andiamo a vedere quali sono i principali costi da affrontare per digitalizzare un’azienda.
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ToggleQuali sono i costi da considerare
È possibile digitalizzare gratis un’azienda? La risposta è no. Ogni progetto serio di digitalizzazione aziendale richiederebbe un apposito budget. Tale questione è molto controversa in quanto, in molte realtà, il budget legato ai progetti digitali viene distribuito tra i comparti IT e Marketing.
Sarebbe molto più conveniente ed efficiente scorporare il processo di trasformazione digitale dagli sviluppi in campo Information Technology e dalle strategie di marketing.
Al di là di questi aspetti puramente organizzativi, uno dei principali costi da considerare quando si parla di digital transformation è il know-how. Senza competenza specifiche da parte delle persone che lavorano in azienda ogni tentativo risulterà vano.
Attenzione, non basta scegliere talenti in possesso di elevate skills in campo digitale. I manager aziendali sono coloro che, per primi, dovrebbero investire sulla formazione. Senza dei leader in grado di conoscere i vantaggi e le potenzialità del digitale è davvero difficile ottenere risultati concreti da questo processo.
Chiaramente, ogni singola risorsa che fa parte dell’azienda deve essere pronta al cambiamento. Ribadiamo, però, quanto sia importante la presenza di un team forte, coeso e competente in grado di guidare l’intera organizzazione verso la trasformazione digitale.
Il costo più importante, dunque, è proprio quello relativo all’implementazione di un nuovo paradigma. Fortunate le aziende che dispongono già di manager orientati all’innovazione, alla tecnologia e alla digitalizzazione. Per le altre imprese c’è poco da fare se non destinare budget alla formazione.
Le spese più onerose
La trasformazione digitale richiede una fase strategica ed una operativa. Entrambe devono avere come obiettivo primario la soddisfazione del cliente ed entrambe devono mettere al centro la capacità di analizzare i dati e di misurare i risultati raggiunti.
Dunque, il primo costo riguarda la strategia di digital transformation. La spesa può essere meno impattante sulle casse aziendali se la strategia viene effettuata all’interno dell’azienda. Il costo aumenta nel caso in cui sia necessario esternalizzare questa fase del processo di digitalizzazione.
Una volta perfezionate le strategie, è il momento di passare all’azione. Quali sono i vari step a livello operativo per digitalizzare l’azienda? A seconda della struttura e delle dimensioni di un’impresa, i costi potrebbero essere più o meno elevati.
A breve termine, la spesa maggiore potrebbe essere quella legata alle apparecchiature e agli strumenti in grado di accompagnare il processo di digitalizzazione. È necessario trovare le risposte a domande del tipo:
- Quanti e quali computer bisogna acquistare?
- Quali software è necessario possedere?
- C’è l’esigenza di avere un CRM?
- Le soluzioni Cloud possono rappresentare la scelta giusta?
- Quali strumenti servono per attuare una strategia di digital marketing?
Queste sono alcune delle più importanti voci di costo che un’impresa potrebbe essere chiamata a considerare nella fase strategica e operativa della digitalizzazione aziendale. Scopriamo, ora, i cosiddetti costi minori.
I costi minori
Anche in questo caso potrebbe essere complicato definire a priori e per ogni tipologia di azienda i possibili costi minori. A nostro giudizio, potrebbero essere considerati minori i costi relativi alle risorse umane che lavorano in azienda.
Sì, perché ogni impresa, che sia digitale o meno, ha bisogno di reclutare risorse. Un’azienda che nasce nell’offline e che desidera passare al digital potrebbe sicuramente avere la necessità di acquisire nuove figure professionali. In questo caso, l’organizzazione punterebbe su profili già specializzati nell’utilizzo delle tecnologie digitali e, dunque, non sarebbe chiamata ad investire grandi risorse nella formazione del personale.
Quando, invece, c’è la difficoltà di assumere nuovi talenti, non resta altra strada che attuare percorsi formativi mirati per tutto il personale.
Dal nostro punto di vista, qualunque sia l’opzione scelta, questi costi, seppur importanti, possono essere definiti minori in quanto ormai gran parte delle aziende hanno bisogno di fare formazione e tutte quelle che mettono in atto politiche espansive necessitano di nuovi talenti.
Si tratta semplicemente di non commettere errori, affidandosi alle persone giuste così da ottenere risultati tangibili in grado di garantire il ritorno dell’investimento non solo nel medio e lungo periodo ma anche nel breve.