Con l’arrivo di Internet, la telefonia tradizionale è messa a dura prova. Già da alcuni anni, infatti, si sono diffusi i sistemi di telefonia digitale che offrono risparmi sui costi ma soprattutto garantiscono grande flessibilità e funzionalità, molto utili in ambito Business.
Nel prossimo decennio è attesa un’ulteriore crescita dei servizi VoIP, con sempre più aziende pronte ad abbandonare definitivamente la telefonia analogica. Andiamo, dunque, a vedere quali sono i passaggi da effettuare quando bisogna trasformare una linea analogica in VoIP.
Cosa c’è da sapere
Spesso, si dà per scontato che il passaggio al VoIP sia un’operazione dispendiosa e che per portarla a termine sia necessario cambiare totalmente il proprio impianto. In realtà, le cose non sempre stanno così. Molto dipende dalla tipologia di telefoni e centralini presenti ma anche dalle esigenze delle aziende.
Ad esempio, una prima scelta va effettuata sulle linee telefoniche già presenti. Bisogna, infatti, decidere se queste verranno preservate o abbandonate. In quest’ultimo caso, si potrebbe utilizzare la portabilità del numero e si provvede a trasformare la linea da analogica a VoIP.
Altra valutazione importante riguarda i vecchi telefoni analogici. Si potrebbe, infatti, decidere di continuare ad utilizzarli oppure di sostituirli con telefoni con indirizzo IP fisso.
Alcuni termini da conoscere
Quando si affronta la trasformazione della linea analogica in linea VoIP potrebbe capitare di imbattersi in alcuni termini che potrebbero risultare di difficile comprensione. Facciamo, dunque, chiarezza anche su questo punto.
In particolare, quando si acquista un sistema che consente di collegare la linea telefonica analogica ad una linea digitale VoIP, non è raro sentir parlare di FXS e FXO.
FXS sta per Foreign Exchange Subscriber. È la spina nel muro che fornisce all’utente la linea analogica. FXO sta per Foreign Exchange Office ed è la spina che troviamo sul telefono e che riceve il segnale analogico.
Importante è la conoscenza anche del termine PBX (Private Branch Exchange) che consiste in una centrale telefonica privata che fornisce una rete telefonica interna e che, solitamente, si allaccia alla rete telefonica generale esterna. È utilizzata soprattutto in ambito aziendale.
Se si desidera connettere una linea analogica ad un PBX VoIP è necessario possedere un Gateway FXO. Collegando la porta FXS alla porta FXO del gateway, ciò che si verifica è la trasformazione della linea analogica in una telefonata VoIP.
Al contrario, se bisogna connettere un device analogico ad un PBX VoIP allora bisogna dotarsi di un Gateway FXS il quale consente il collegamento delle porte FXO ad Internet o ad un sistema VoIP.
Infine, esistono gli adattatori FXS che permettono di collegare un telefono analogico ad un fornitore di servizi VoIP oppure ad un sistema telefonico VoIP.
Come scegliere l’opzione migliore
L’opzione migliore è quella di farsi assistere da un consulente VoIP, insieme al quale valutare le diverse alternative disponibili e scegliere quella più congeniale alle esigenze dell’azienda. Non esiste a priori una soluzione che possa essere applicata efficacemente ad ogni impresa.
Un consulente esperto di VoIP condurrà una valutazione basata sulle infrastrutture analogiche già presenti ed effettuare alcune domande, del tipo:
- Quanti interni è necessario gestire?
- Quante chiamate in contemporanea devono poter essere effettuate?
La collaborazione dell’azienda è, dunque, fondamentale per conoscere i processi, le dinamiche ed i flussi di comunicazione attivi ogni giorno all’interno degli uffici.
Quali sono i tempi per il passaggio al VoIP
Spesso, il passaggio dalla linea analogica al VoIP è molto più rapido di quanto si possa pensare. La configurazione del VoIP, in alcuni casi, può essere effettuata anche da un dipendente interno alle aziende, qualora disponga di buone conoscenze sull’argomento. In poche ore, in genere, è possibile sistemare il centralino ed i telefoni VoIP ed incominciare a telefonare attraverso Internet.